Controlli previsti

Monitoraggi previsti ed effettuati in impianto

In accordo alla normativa vigente e alle prescrizioni impartite in sede di autorizzazione, vengono effettuati numerosi monitoraggi, mirati al controllo qualitativo e quantitativo delle singole matrici ambientali, ai sensi e in ottemperanza di quanto previsto dal Piano di Gestione Operativo e dall’Autorizzazione Integrata Ambientale vigenti in impianto, oltre che dai principali riferimenti normativi in materia: D.Lgs. n. 36/2003, D.Lgs 152/2006 e smi e Dgr 2461/2014.

Nel seguito si riportano le tipologie dei monitoraggi effettuati in impianto dall’inizio dell’attività sino ad oggi e ritenuti maggiormente significativi, quali in particolare:

  • monitoraggio aria semestrale (metodica SEM) in due punti dell’impianto (a monte e valle anemometrica);
  • monitoraggio aria settimanale (metodica SEM) in tre punti dell’impianto (a 120° sul perimetro);
  • monitoraggio aria giornaliero (metodica SEM e MOCF, stesso giorno) interno al lotto in coltivazione;
  • monitoraggio emissioni al camino del box di pre-stoccaggio e emergenza (secondo necessità);
  • monitoraggio mensile, trimestrale e semestrale delle acque di percolazione;
  • indagine trimestrale pioggia caduta sulla superficie scolante (prima e seconda pioggia);
  • analisi del rifiuto proveniente da filtro a sabbia;
  • analisi del rifiuto proveniente da filtro in carbone attivo;
  • monitoraggio dei rifiuti in uscita (imballaggi in legno);
  • monitoraggio dei materiali di ingegneria utilizzati per la ricopertura infrastrato giornaliera del rifiuto.

In considerazione della specifica tipologia del rifiuto smaltito, la matrice ambientale “aria” è la più rilevante ed il parametro “fibre di amianto” il più significativo.
Dai monitoraggi effettuati per la valutazione delle fibre di amianto potenzialmente aerodispersione in ambiente diffuso e ambiente di lavoro, condotti per cinque anni consecutivi (2012-2016) sia quotidianamente che con cadenze settimanali, mensili e semestrali, si può affermare che la diffusione di fibre di amianto in atmosfera è nulla (le fibre rilevate sono infatti inferiori o uguali alla situazione preesistente all’entrata in funzione dell’impianto).

Chi controlla e come

L’Ente deputato ai vari controlli ambientali, tecnico-gestionali e operativi dell’attività è Arpa Lombardia, che interviene sia in fase costruttiva legata all’allestimento del bacino di discarica e dei relativi singoli lotti, sia in fase gestionale/operativa tramite visite ispettive programmate e non programmate.

Inoltre la società Ecoeternit, in accordo con il Comune di Montichiari, partecipa ad una apposita Commissione Ambientale che ha pieno accesso ai luoghi dell’impianto e alla documentazione relativa, con l’obiettivo di effettuare i controlli di competenza dell’Ente e di informare il Comune medesimo della situazione ambientale riscontrata.
La Commissione è costituita da tre membri: uno nominato dal Comune di Montichiari, uno nominativo da Ecoeternit e il terzo scelto di comune accordo tra le parti.

Oltre ai controlli esterni effettuati dagli Enti territorialmente preposti, la società Ecoeternit svolge numerose attività di controllo interno come dalle disposizioni indotte dai diversi documenti tecnici applicati e vigenti in impianti, tra cui il Piano di Gestione Operativa (PGO), l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e le procedure di controllo dei sistemi di certificazione di qualità ambientali (ISO 14001:2015) e di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (OHSAS 18001:2007).

Salute e sicurezza degli operatori

Tutti gli operatori della società Ecoeternit, che pure non vengono in contatto con i rifiuti contenenti amianto (se non in situazioni eccezionali, quali la rottura accidentale dell’imballaggio di un pacco di lastre), hanno frequentato corsi di formazione professionale destinati agli operatori addetti alla rimozione e smaltimento dei materiali suddetti - con il superamento dell’esame di abilitazione e relativo rilascio di attestato - ai sensi di quanto previsto dalla Legge n. 257 del 27 marzo 1992 (“patentino amianto”); questo al fine di rendere edotto il personale dei rischi che tale tipologia di materiale, se inalato, comporta per la salute.

Inoltre, tutti gli operatori presenti in impianto:

  • hanno svolto gli opportuni e necessari corsi di formazione/informazione/addestramento obbligatori ai sensi della vigente normativa in materia al fine di ricoprire le figure con ruolo chiave per la sicurezza (rls, antincendio, primo soccorso, ecc.), regolarmente aggiornati con frequenza prevista dalla normativa medesima;
  • hanno frequentato i corsi per l’abilitazione professionale dei mezzi e delle macchine operatici, necessari per ottemperare il regolare svolgimento della attività operative, con acquisizione del relativo diploma che ne attesta il buon esito ed i requisiti minimi;
  • hanno frequentato i corsi di formazione/informazione e addestramento interni come previsti dal D.Lgs. 81/08 e smi, dai protocolli di qualità ambientale e di salute e sicurezza dei lavoratori applicati in impianto e - in più generale - dalla normativa vigente in materia.

Gli addetti impiegati nell’ impianto, inoltre, sono sottoposti a regolare visita medica di idoneità professionale, con frequenza annuale/quinquennale in funzione della mansione, svolta secondo le modalità e i requisiti definiti dal protocollo di sorveglianza sanitaria applicato in impianto e redatto dal Medico competente;

Tutti i lavoratori sono dotati di appositi Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), come previsti e definiti nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) dell’azienda; in merito, i lavoratori ricevono unitamente uno specifico addestramento riguardo all’uso corretto e la manutenzione pratica degli stessi.

Infine, gli addetti in impianto sono sottoposti a continua, chiara ed esaustiva formazione e informazione inerente:

  • alle procedure gestionali e ai rischi aziendali, specifici e interferenziali, indotti dall’attività e alle relative misure di prevenzione e protezione;
  • alle norme di comportamento e circolazione da rispettare negli spostamenti interni all’impianto, nonché alle norme di ingresso/uscita dallo stesso;
  • alle norme di comportamento da rispettare nel caso in cui si verifichi una situazione di imprevisto/infortunio/pericolo/allarme, così come riportate nel Piano di Emergenza adottato ed ai relativi contenuti.

RAPPORTI CON REGIONE, IL COMUNE E L’ATE 43g

Tutti gli aspetti autorizzativi e gestionali relativi al trattamento e smaltimento dell’eternit sono di competenza della regione Lombardia. Questa ha emanato leggi e norme tecniche specifiche estremamente innovative e tali che sia possibile garantire le massima protezione di salute ed ambiente. Ad essa Ecoeternit relaziona con cadenza semestrale tutte le attività svolte in impianto.

Ogni singola attività svolta, inoltre, viene comunicata direttamente ad Arpa Brescia ed al Comune di Montichiari.

Ad Arpa infatti spetta il periodico controllo del corretto funzionamento dell’impianto, del corretto svolgimento delle attività gestionali e del controllo delle matrici ambientali.

Il Comune di Montichiari ha istituito una Commissione di controllo delle attività svolte in impianto. Ecoeternit partecipa con un proprio rappresentante ai lavori della Commissione fornendo piena disponibilità all’accesso all’impianto ed ai dati ambientali.

Ecoeternit si è inoltre resa disponibile allo smaltimento gratuito delle coperture in eternit degli immobili di proprietà del Comune di Montichiari ed a partecipare alle attività di censimento ed incentivazione delle coperture di eternit presenti nel territorio comunale stesso.

Ecoeternit, inoltre, si fa carico , assieme alle altre attività produttive inserite nell’ambito territoriale dell’Ate 43g, di una serie di attività di monitoraggio ambientale e di riqualificazione territoriale e paesaggistica quali strade, svincoli, piantumazioni ecc..

Infine Ecoeternit si è impegnata a garantire un contributo, commisurato alla potenzialità impiantistica, devoluto al Comune di Montichiari volto alla realizzazione di opere di compensazione ambientale e di interesse pubblico.

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